ClickTalk - La randomletter #4
Ciao! Sono la randomica newsletter di Young Caritas Firenze👋 Una volta al mese finirò tra le tue email, MA non cestinarmi! Ti racconterò un sacco di cose interessanti🤩
Un talk per te 💭
Intervista allo sticker urban artist Clet Abraham
Mi chiamo Clet Abraham, sono francese e vivo in Italia da tantissimi anni. Ho iniziato questo lavoro sui cartelli stradali nel 2010: cercavo un mezzo di comunicazione e l’arte per me è comunicazione. Ho scelto i cartelli stradali perché sono universali, semplici e parlano a tutti; tutti li conoscono e tutti li capiscono. La comunicazione visiva è il mio campo e ho visto in questi cartelli uno spazio che può essere valorizzato perché di per sé sono poco interessanti. Così sono partito con disegni a tavolino; poi questi disegni mi sono piaciuti sufficientemente per meritare di andare per strada. I disegni attirano l’attenzione delle persone, senza mettere in secondo piano il messaggio veicolato dai cartelli, anzi rinforzandolo ancora di più. Ovviamente, rispetto i principi fondamentali e mi assicuro di non causare danni materiali, per questo motivo uso adesivi che non impediscono la funzione principale del cartello.
Il mio lavoro non è nato a Firenze per caso. Firenze è un museo a cielo aperto, ma è anche una città piena di invasione contemporanea. Per esempio, i cartelli stradali non c’entrano nulla con la bellezza estetica di Firenze, però sono fondamentali e necessari; per questo, non potendoli togliere, provo a dar loro un valore artistico che li renda più armoniosi con ciò che li circonda.
Tuttavia, chi fa Street Art riscontra non poche difficoltà e ostacoli. La legge italiana riconosce l’arte come libera, ma allo stesso tempo le autorità vedono in questo lavoro la rimessa in discussione del loro potere. Oggi la Street Art viene condannata a priori, ma io trovo fondamentale che la giustizia affronti il tema che riguarda la differenza tra cosa è Arte e cosa è imbrattamento e spesso il confine è molto sottile, visto che l’Arte, come la bellezza, è indefinibile.
Lo Street Art è la democratizzazione dell’arte per eccellenza. I giovani, che non hanno possibilità di godere dell’arte in un museo o in una galleria, possono incontrarla per strada: l’idea di base è proprio questa, rendere l’arte fruibile a tutti e, in particolare, ai giovani.
ACTualità: click e talk dal mondo 🌍
Intervista ai giovani fondatori del brand NARVALO
Siamo Oleg dell’Amore e Luca Di Giuseppe, co-founder del brand NARVALO. Il nostro progetto nasce dall’idea di voler offrire un’alternativa alla fast fashion, focalizzandoci sul settore del riutilizzo e del second hand. Unendo arte e moda sostenibile valorizziamo l’artigianato locale, personalizzando giacche in denim che incorniciano arte e bellezza.
Il nome Narvalo ha principalmente un valore grafico perché la V in mezzo divide la parola in due parti. Inoltre, il narvalo è un animale molto timido, tanto che i pescatori non trovavano mai il cetaceo in sé, ma solo il corno, da qui deriva tutta la cultura del fantasy sugli unicorni: è bello come da un singolo frammento sia nato un simile concetto fantasioso come quello della letteratura.
Per realizzare una giacca Narvalo facciamo affidamento a magazzini o a mercati che si occupano di second hand. Facciamo una selezione molto accurata dei capi, scegliendo quelli che siano più duraturi nel tempo. Abbiamo scelto di personalizzare giacche in denim perché è la stoffa più resistente, in quanto nasce per essere usata come tuta da lavoro. Dopo aver fatto questa selezione, controlliamo se sono da lavare, risistemare o cucire (in alcuni casi le abbiamo anche colorate); poi scattiamo foto, creiamo contenuti e il prodotto può andare online. Sul sito, dove le giacche sono divise solo per taglie e colore, il cliente può scegliere la base che più gli piace, sulla quale poi verrà cucita un back patch raffigurante un’opera d’arte da lui selezionata, che rispecchi il suo stile e la sua personalità.
La filosofia del nostro marchio è riuscire a lavorare sulla qualità e non sulla quantità. Pensiamo che sia meglio spendere di più per una cosa di ottima qualità e duratura, piuttosto che comprare capi a basso prezzo, che ti si degradano addosso e dopo poco tempo sono già da buttare. In poche parole, i valori fondanti del nostro marchio sono quelli dello slow fashion: acquistare una nostra giacca è una scelta sostenibile, che si contrappone alle logiche della fast fashion. Ci rendiamo conto che è difficile arrivare a tutti, ma noi comunque ci impegniamo per sensibilizzare anche solo una piccola fetta di persone, sperando che si crei un effetto catena. Per questo usiamo molto i social per entrare in contatto con i giovani, usando un linguaggio più inclusivo possibile.
Ai giovani che vogliono intraprendere una strada simile alla nostra, consigliamo di provarci perché il fare è molto più importante che fare bene. Per quanto ci riguarda, gli obiettivi che ci eravamo prefissati inizialmente, adesso sono completamente cambiati: per esempio, lavorare con gli artisti non era nei nostri piani, oggi invece collaboriamo molto con quelli emergenti, per poter dar loro la possibilità di seguire una strada diversa da quella che offre il mercato dell’arte. È bello riuscire a cambiare rotta.
Se volete conoscere meglio il team di NARVALO date un’occhiata al loro sito cliccando qui
Click per te📲
🖼️Click da scoprire
Fino al 1 ottobre 2023, dal giovedì alla domenica dalle 09 alle 19, puoi scoprire gratuitamente la prima mostra del futuro museo di Sant'Orsola a Firenze. Il Museo, infatti, apre al pubblico le porte dell’antico convento, ospitando una mostra di arte contemporanea.
La mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze, dà avvio ad una serie di incontri aperti al pubblico alla scoperta di uno spazio in continua evoluzione, e permette ai visitatori di accedere all’antico monastero e all’intero complesso prima dell’apertura ufficiale del museo, oltrepassando quelle mura che per moltissimo tempo sono state invalicabili.
📸Click da visitare
La nuova mostra del famoso fotografo americano Steve McCurry sarà ospitata al Museo degli Innocenti di Firenze fino all’8 ottobre. Il filo rosso che unisce le 100 fotografie esposte, realizzate da McCurry nel corso dei cinquant’anni della sua attività, è proprio il tema dell’infanzia: esse, infatti, ritraggono bambini e bambine da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana.
Tutti sono diversi tra loro per etnia, tradizioni e abiti, ma ciò che li accomuna è lo sguardo innocente, tipico dell’infanzia, e la capacità dei bambini di gioire anche nei contesti più difficili di povertà e conflitto. Questi sorprendenti ritratti acquistano ancora più significato perché la mostra è ospitata nell’Istituto degli Innocenti, luogo simbolo dell’infanzia, che da più di 600 anni si occupa di promuovere e tutelare i diritti dei bambini.
Eventi random 📆
Se non sai cosa fare e a casa ti annoi, qui ti suggeriamo alcune iniziative cui puoi partecipare:
Laboratorio di fotografia gratuito organizzato da Young Caritas Firenze e rivolto operatori, volontari, collaboratori delle strutture Caritas e a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco! Il laboratorio si svolgerà in via Arcangelo Corelli, 89 tutti i mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 20.00 dal 4 ottobre al 6 dicembre 2023. Il corso prevede undici incontri, tra cui anche alcune gite in esterna per scattare foto. Gli elaborati finali, realizzati dai partecipanti, verranno esposti in una mostra fotografica incentrata sul tema della cura. Clicca qui per iscriverti
2. Next Generation Firenze si terrà il prossimo 21 ottobre al Teatro del Maggio Fiorentino. Questa seconda edizione del Festival, organizzata dalla Presidenza della Regione Toscana e Giovanisì e interamente finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, parlerà di tematiche calde e care alla GenZ, quali Europa, Competenze, Lavoro, Formazione, Economia, Innovazione, Digitale, Sostenibilità, Creatività, Inclusione e Cittadinanza. L’evento prevede la presenza di oltre 60 ospiti, tra cui content creator, influencer, imprenditori, giornalisti e istituzioni
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